Finché il medico inglese Archibald Garrod diede inizio a queste ricerche, lavorando sulle malattie ereditarie. George Beadle e Edward Tatum (con lo studio del colore degli occhi il primo e della muffa del pane il secondo) ripresero le teorie sull'ereditarietà ed arrivarono alla conclusione che ad ogni gene corrisponde una proteina.
Un gene è un pacchetto di informazioni che contiene le caratteristiche ereditarie. Ma se un gene subisce un mutamento, la proteina subisce una modifica?
Linus Pauling, che fu il primo a porsi la domanda, trovò la risposta attraverso l'elettroforesi, sciogliendo delle molecole e sottoponendole ad un debole campo elettrico ottenendo che le molecole si muovano a velocità diverse. Scopre così come reagiscono in modo differente le proteine di una persona malata, una sana e una portatrice, compiendo così una scoperta ancora utile ai giorni nostri.
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