mercoledì 10 settembre 2014

Sindrome di Ménière

La Sindrome di Ménière prende il suo nome da Prosper Ménière, medico francese che nel 1861 ne scoprì e definì i sintomi. Sì tratta di una serie di "attacchi" o "crisi" dovuti all'eccessiva pressione di liquidi all'interno della struttura uditiva o dei suoi condotti. Colpisce maggiormente gli uomini sopra i 47 anni e spesso viene scambiata per Labirintite (termine generico per definire problemi di vertigini ed equilibrio dovuti ad un difetto all'interno dell'orecchio). Ciò che distingue la Sindrome da quest'ultima sono i sintomi che devono necessariamente accompagnare i tipici "giramenti di testa", come la forte nausea o ipoacusia fluttuante (ovvero l'innalzamento della capacità uditiva prima di una crisi e il forte abbassamento di essa subito dopo).

Oggi ho incontrato Vittorio, un sessantenne che da circa cinque anni convive con questa sindrome, e gli ho posto poche semplici domande che riporto di seguito:

-Cos'è la sindrome di Ménière?
-È un disturbo dell'apparato audiovestibolare che provoca forti giramenti di testa accompagnati da sudorazione fredda, nausea, vomito e conseguente perdita d'equilibrio.

-Come ha scoperto di soffrirne?
-Nel 2009, mentre ero alla guida, è avvenuta la prima crisi. La testa ha iniziato a girare vorticosamente e ho subito arrestato l'auto. Quando mi hanno portato a casa mi sono sdraiato sul divano, mi davano fastidio sia luce che suoni, e ho rimesso. Qualche ora dopo sono stato meglio e non ho dato troppo peso all'accaduto, dando la colpa ad una possibile congestione. Nelle due settimane seguenti però gli attacchi si sono ripetuti, così ho contattato il mio medico per scoprire il problema. La prima diagnosi è stata labirintite, ma dopo una visita da uno specialista ho scoperto che la potenza delle crisi, la frequenza di queste e il resto dei sintomi combaciavano perfettamente con la sindrome di Ménière.

-In che modo questa scoperta ha condizionato la sua vita?
-Per un certo periodo è stata molto problematica, in quanto il possibile arrivo di un attacco improvviso mi impediva di svolgere attività quotidiane come guidare o anche semplicemente fare le scale. Durante le crisi non potevo fare altro che sedermi o sdraiarmi immediatamente, spegnere luci, stare lontano dai rumori e aspettare che passasse.

-Mentre oggi come affronta la sindrome? Che trattamento sta seguendo?
-Le crisi sono molto rare e comunque di debole intensità grazie ad una dieta su misura, povera di latticini, zucchero, pomodori, crostacei e caffè. Posso però utilizzare il miele come dolcificante, bere latte di capra e derivati e gustarmi un caffè d'orzo a fine pasto, con la sicurezza che potrò continuare a vivere la giornata in modo totalmente normale e senza rischi

-Come mai è così complicato diagnosticare questa sindrome?
-Probabilmente perchè i sintomi più evidenti sono gli stessi della labirintite e non esiste un metodo certo (se non un intervento molto invasivo) per accertarsi di soffrire di Ménière. Di conseguenza ci si può basare solamente sull'esperienza dei medici e dei pazienti che già sono stati colpiti da essa.

Vittorio ha ragione, non esiste un metodo per diagnosticare in modo certo la Sindrome di Ménière, se non quello di aprire il cranio ed eseguire un autopsia. Ma se pensate di soffrirne anche voi consultate il vostro medico ed uno specialista. Fate delle prove per l'udito e controllate la frequenza degli attacchi. Inoltre, se l'eliminazione degli alimenti elencati sopra dalla vostra tavola porterà a buoni risultati, saprete di essere stati anche voi colpiti dalla sindrome di Ménière.