Ci sono due tipo di differenziazione, quella basata sulla composizione chimica e mineralogica (che abbiamo già visto) che suddivide la terra in crosta, mantello e nucleo.
E quella basata sullo stato fisico dei materiali, che la divide in litosfera, astenosfera, mesosfera e nucleo.
Il calore del sole favorisce i processi esogeni (come i passaggi di stato o il cambiamento del clima) che interessano atmosfera, idrosfera e biosfera.
L'energia della terra favorisce, invece, i processi endogeni (come i movimenti del mantello e la fusione delle rocce) che interessano litosfera, astenosfera, mantello e nucleo.
Ma cosa si intende con "movimenti del mantello"?
C'è un ramo delle scienze della terra chiamato tettonica. Essa studia le deformazioni delle rocce, terremoti, vulcani, suoli oceanici, catene montuose e movimenti delle placche.
C'è un ramo delle scienze della terra chiamato tettonica. Essa studia le deformazioni delle rocce, terremoti, vulcani, suoli oceanici, catene montuose e movimenti delle placche.
Le placche sono porzioni di litosfera che ogni anno si muovono da 2 a 15 cm grazie ai moti convettivi mel mantello. I loro margini possono essere di tre tipi:
Margini divergenti: creano le dorsali oceaniche che allontanandosi si espandono
Margini convergenti: creano zone di subduzione dove si consumano
Margini trasformi: creano fratture per scorrimento mantenendo immutate le suparfici
E' così che la teoria della tettonica a placche spiega i fenomeni come il moto dei continenti, la nascita dei bacini oceanici e delle montagne. Infatti, tra due placche convergenti può avere origine un fenomeno che, in milioni di anni, porta alla nascita delle catene montuose: l'orogenesi
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