Questi due grandi scienziati ebbero l'idea di mettere in 20 provette estratti di E. coli, enzimi e amminoacidi, di cui uno diverso per provetta era marcato radioattivamente. Così osservarono che nella provetta in cui l'amminoacido radioattivo era la fenilalanina si stavano formando catene polipeptidiche radioattive. Riuscirono così ad individuare la prima delle "parole" del codice genetico: UUU fenilalanina.
Da qui in poi l'esperimento è stato ripetuto con tutte le combinazioni, permettendo a noi oggi di poter conoscere la lingua della genetica.
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